Un mercato in rapida crescita
Dubai, mercato globale fiorente, attrae e promuove la crescita delle imprese. La sua economia è attualmente tra le più diversificate al mondo, con il contributo del petrolio al PIL inferiore all'1%.
Una città in crescita
Dubai è anche annoverata tra i 10 maggiori centri finanziari secondo il Global Financial Centres Index, con il Dubai International Financial Centre che si aggiudica l'ottavo posto in classifica.
Attualmente i settori del commercio al dettaglio, commercio all'ingrosso, trasporti e stoccaggio, finanza e assicurazioni, manifatturiero e immobiliare contribuiscono con percentuali rilevanti al PIL di Dubai.
La Dubai del futuro
Investimenti diretti esteri
Nel 2019, Dubai si è classificata terza a livello mondiale per attrazione di investimenti diretti esteri (IDE), sia in termini di flussi di capitale che di numero di progetti greenfield, secondo i dati riportati sul fDi Markets del Financial Times.
La città si è aggiudicata il primo posto a livello globale per l'attrazione di investimenti in intelligenza artificiale (IA) e robotica, registrando un valore pari a US$ 21,6 miliardi di IDE in trasferimenti di tecnologie avanzate tra il 2015 e il 2018. La maggior parte degli investimenti sono arrivati da Europa e Stati Uniti, rispettivamente per un valore di US$ 5,7 miliardi e US$ 3,9 miliardi.
E-commerce e PIL
È prevista una serie di riforme e di misure governative per stimolare la crescita e portare il prodotto interno lordo degli EAU a superare la soglia dei US$ 500 miliardi nei prossimi anni.
La città attrae gli investitori stranieri con norme pro-business che riguardano cinque aree: modello di politica imprenditoriale, contesto fiscale favorevole, solidi controlli finanziari, solide fondamenta per un mercato competitivo e autonomia legislativa.
Commercio
Jafza, la zona economica speciale del GCC, contribuisce da sola al 23,8% del PIL della città e ha generato un valore commerciale pari a US$ 93 miliardi nel 2018.
Con un PIL pari a US$ 425 miliardi registrato nel 2019, il Ministero dell'Economia degli EAU ha previsto che entro il 2021 la parte di PIL relativa a prodotti non petroliferi raggiungerà l'80% del totale.
Una forte voglia di innovazione
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